Cima di Terra Rossa dal Rifugio di Brazzà
Questa cima panoramica, solare e rocciosa posizionata esattamente a metà della catena del Jôf di Montasio è una meta prediletta da molti escursionisti che salgono sull’altipiano
malghivo dei Piani del Montasio e che vogliono avere un assaggio della straordinaria bellezza delle Alpi Giulie con una gita mediamente semplice. Il percorso per salirci segue un versante meridionale con orientamento a sud ovest e tale esposizione favorisce una percorrenza confortevole anche nella stagione primaverile e autunnale. L’itinerario, che ha come base e punto d’appoggio il piccolo e arroccato Rifugio di Brazzà, intitolato al pioniere dell’alpinismo friulano Giacomo di Brazzà e gestito con amore dalla famiglia Cecon, si svolge zigzagando tra rocce calcaree su una ex mulattiera militare lungo quale è comunque richiesto piede sicuro e attenzione. È facile infatti farsi distrarre dagli onnipresenti stambecchi che si muovono disinvolti su e giù per le rocce e le zolle di terra, invadendo a tratti anche l’agevole percorso di salita. Man mano che si sale si guadagna sempre più vista e prospettiva, con le suggestioni che regalano i versanti settentrionali della catena del Monte Canin e, una volta sulla cima, con l’affaccio a nord verso la suggestiva conca della Spragna e del Jôf Fuart.
Impressioni
Uno sguardo al tour
Indicazioni
Dal parcheggio dei Piani del Montasio (1502 m)salire attraverso i pascoli e gli edifici delle malghe in direzione del Rifugio di Brazzà (1660 m) seguendo una stradina bianca (30 minuti). Dal rifugio puntare in direzione nord direttamente verso i piedi della bastionata rocciosa, tralasciando il sentiero che nei pressi del rifugio si sviluppa in traversata verso sinistra, e proseguendo invece lungo la traccia della vecchia mulattiera di guerra che risale
a zig zag le pareti meridionali della Cima di Terra Rossa comprese tra la Forca de Lis Sieris e il circo roccioso della Forca del Palone. La mulattiera risale con circa una ventina di tornanti il versante sud-ovest del rilievo, scandendo il ritmo di salita un po’ monotonamente ma offrendo anche la possibilità di salire con gradualità. A circa centocinquanta metri di dislivello dalla cima, si abbandona la mulattiera, che prosegue a mezza costa verso destra in direzione di Forca de Lis Sieris, e si imbocca il sentiero a sinistra, che tra roccette conduce sulla cresta principale e in breve alla cima (2420m, 2.30 - 3 ore)